POST ARTE N. 6
VEDERE E CAPIRE UN'OPERA D'ARTE
Il colore nella pittura: l'approccio, la scelta e il valore.
Nel precedente post abbiamo capito quanto sia importante il colore nella pittura e abbiamo analizzato il rapporto suono-colore e la musica in una composizione di Kandinsky "Accent en Rose". Sappiamo che Il
colore non è altro che un mezzo per raggiungere un effetto
visivo, ma i suoi più profondi e essenziali segreti fisici possono
restare impenetrabili agli occhi mentre si possono cogliere solo con
l'animo. Quindi la valutazione estetica dei colori è puramente
soggettiva?
Come
vedremo più avanti ognuno di noi ha i suoi colori e questo gli
comporta una serie di scelte nella vita di tutti i giorni e non solo
davanti a un quadro. E quindi non ci si deve fermare a un giudizio
solo ed unicamente soggettivo, ma sforzarsi di andare oltre.
La
conoscenza delle proprietà dei colori è fondamentale nella
composizione di una pittura e nella creazione degli effetti
visivi che gli si vuol dare, tanto che ogni artista 'padrone del
colore' riesce a mostrarne la forza espressiva così da dare le
giuste emozioni allo spettatore. Infatti ribadisco che la
combinazione dei colori non è solo un fatto ottico, ma anche
psichico e simbolico, tutto è interconnesso e in tanti modi. E
per voi quale è l'approccio con i colori? Come li scegliete? Che
valore gli date?
C'è da dire che fin
dall'infanzia la nostra fantasia è stata stimolata dal colore a
cominciare dai giochi e dai mezzi più diversi semmai per imbrattare
le superfici a nostra portata di mano, come facevano i primitivi e
proprio con le medesime intenzioni: comunicare!
Questo è parte del nostro 'imprinting' ovvero di quello che abbiamo
appreso in quell'età! E questa conoscenza la portiamo sempre con noi
e ci serve quando non riusciamo o non sappiamo esprimerci in altro
modo. Ma voi pensate che quel pennarello preso per colorare un foglio
sia stato preso casualmente da voi? Proprio no!
Ognuno
di noi ha un'idea diversa di quello che può essere un bell'insieme
di colori, ovvero un accordo cromatico o meglio un accordo cromatico
armonico. E
la scelta tra un tipo di insieme di colori ed un altro è
individuale, poiché
ognuno
esprime contemporaneamente
la
propria sensibilità soggettiva e
il proprio carattere!
C'è
poi
chi
adopera poche tinte, chi ne preferisce una gamma vastissima, chi
predilige accordi in cui predomina maggiormente un colore, ecc.
Comunque
la scelta è individuale e riconoscibile
nel comune modo di fare.
Ma
c'è anche una componente prettamente fisica nella scelta ed è il
valore del colore con cui l'occhio
e la mente possono giungere a una esatta percezione per confronto o
per contrasto. Il
valore di un colore può essere visto confrontandolo
soprattutto
con
i
colori negativi e cioè
il bianco e
il nero.
Ma
quando l'abbiniamo ad altri colori il nostro occhio produce
automaticamente un colore diverso, una
sfumatura che tende al colore con
cui l'abbiamo abbinato.
E
quando guardiamo un colore puro, forte, l'occhio ne produce un altro
esattamente opposto. Questi
fenomeni fisici
naturali sono
detti contrasti di simultaneità e successione.
Da
questo
deriva una buona regola
per un pittore
e
cioè che “la
composizione deve avere inizio da macchie di colore”
e solo in un secondo tempo si potrà passare a linee per definire le
forme
che
si vuole. D'altronde state tranquilli che i colori che sceglieremo
saranno esclusivamente i nostri, a meno che non si tende forzatamente
ad imitare quelli
di altri.
Nei
prossimi articoli parleremo meglio degli accordi cromatici
soggettivi, della loro relazione con il nostro aspetto fisico, della
loro influenza nella professione ideale, ecc.
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