La scultopittura del progetto Frammenti 2015
La pittura con più materiali.
Descrizione del principio di riduzione e dei materiali usati per le composizioni.
In questo post vi parlerò delle pitture polimateriche o meglio dire delle sculto-pitture del progetto "Frammenti", esposizione dedicata al territorio in cui vivo e lavoro, allestita in Alfedena nel 2013. Tale progetto artistico si è svolto in tre studi diversi affrontati con differenti tecniche.
- il primo con scultopitture astratte fatte con il legno a cui ho aggiunto attrezzi di lavoro, sabbie e colori minerali e senza alcun titolo,
- il secondo con sculture di oggetti trovati e d'uso nell'antica civiltà contadina, assemblati in modi diversi e a cui ho dato un titolo critico e provocatorio,
- il terzo con sculture in ferro forgiato derivate dalla ricerca storico-artistica sui Sanniti, antico popolo italico.
Tra le pitture del primo studio c'é la Composizione n. 1 (in alto), un'opera che è stata per me il punto di partenza con questa tecnica artistica con più materiali. Quello usato per quest'opera derivava da un pannello in legno che fu poggiato a protezione del cassone del furgone pick-up. Il pannello dopo essere stato sottoposto alla pioggia e alla neve per un inverno si era quasi distrutto, ma alcune parti erano ancora buone. Tutto venne opportunamente ricomposto secondo un'idea avuta nello stesso momento e poi colorato. Non feci quindi nessun disegno preparatorio, poi imparai che almeno per rendersi conto delle masse in gioco sulla superficie conviene sempre fare almeno un disegno con delle prove colore.
La composizione n. 20 deriva dal paesaggio del luogo in cui vivo, come si può vedere nel disegno a china: le montagne con una gola rocciosa dove scorre il fiume verso la pianura.
L'opera è composta da più pannelli in legno: i due più grandi rappresentano le montagne (1 e 2 nello schema che segue), la gola rocciosa è il cuneo centrale (punto focale), ed i triangoli (3 e 4) sono le forze in gioco. Mentre i pannelli più sottili e orizzontali l'estendersi della pianura (5).
Con questa organizzazione del piano con forme statiche quelle rettangolari e dinamiche quelle triangolari, ho creato un movimento sul punto focale.
Tutto questo può essere ulteriormente semplificato come nel disegno preparatorio dell'sculto-pittura n. 18, che vedete in fondo al post.
Questo che avete letto è il mio metodo di lavoro. Il punto di partenza può essere reale, vago, immaginario e viaggia nella mente fino ad incontrare uno o più elementi scatenanti che permettono più idee grafiche a cui si applica il processo di riduzione fino all'astrazione.
Vedi anche "La scultopittura nel progetto Radici"
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